Il Dilophosaurus Wetherilli era un dinosauro teropode vissuto durante il periodo Giurassico Inferiore, circa tra 195 e 183 milioni di anni fa, nell’attuale Nord America. Il suo nome, che significa “lucertola a due creste”, fa riferimento alle due prominenti creste arcuate che ornavano il suo cranio.

Dilophosaurus
Famiglia
Ornitischi
Era
Giurassico inferiore, da 190 a 200 milioni di anni fa
Dove viveva?
Stati Uniti occidentali e forse Cina
Peso
400Kg
Altezza
1,7m
Lunghezza
7m
Scoperta e Ricerca
I primi fossili di Dilophosaurus furono scoperti nel 1940 nel nord dell’Arizona, negli Stati Uniti. Inizialmente, questi fossili furono assegnati al genere Megalosaurus e descritti come Megalosaurus wetherilli nel 1954 dal paleontologo Samuel P. Welles. Tuttavia, nel 1970, dopo il ritrovamento di ulteriori esemplari che rivelarono la presenza delle caratteristiche creste craniche, Welles istituì un nuovo genere, denominandolo Dilophosaurus.
Caratteristiche Fisiche
Il Dilophosaurus era un teropode di dimensioni medie, con una lunghezza stimata di circa 7 metri e un peso di circa 400 chilogrammi. Aveva una costituzione snella e leggera, con un cranio proporzionalmente grande ma delicato. Il muso era stretto e la mascella superiore presentava una curvatura o uno spazio sotto la cavità nasale. Le due creste arcuate sul suo cranio, formate dalle ossa nasali e lacrimali, rappresentano una delle sue caratteristiche più distintive. Sebbene la funzione esatta di queste creste sia sconosciuta, si ipotizza che potessero essere utilizzate per esibizioni visive, riconoscimento tra individui della stessa specie o selezione sessuale.
La mandibola del Dilophosaurus era sottile e delicata nella parte anteriore, ma più profonda nella parte posteriore. I suoi denti erano lunghi, ricurvi e compressi lateralmente, con margini seghettati su entrambi i lati. I denti della mandibola inferiore erano notevolmente più piccoli di quelli della superiore. Il collo era lungo e le vertebre cervicali erano cave e leggere, conferendogli flessibilità e agilità. Gli arti anteriori erano potenti, con un omero lungo e sottile. Le mani avevano quattro dita: il primo era corto ma robusto e dotato di un grande artiglio; i due successivi erano più lunghi e sottili con artigli più piccoli; e il quarto dito era vestigiale. Gli arti posteriori erano forti, con femori robusti e piedi dotati di grandi artigli.
Dieta e Alimentazione
Essendo carnivoro, il Dilophosaurus si nutriva principalmente di altri animali. Le sue dimensioni e agilità gli permettevano di cacciare prede di dimensioni considerevoli ed è probabile che si nutrisse anche di pesci e piccoli rettili. La struttura della sua mascella e dei suoi denti suggerisce che fosse adattato per afferrare e lacerare la carne, anche se la delicatezza del suo cranio indica che probabilmente evitava scontri diretti con prede molto grandi o pericolose.
Habitat e Distribuzione
I fossili di Dilophosaurus sono stati ritrovati nella Formazione Kayenta, nel nord dell’Arizona, il che indica che abitava l’attuale sud-ovest degli Stati Uniti. Durante il Giurassico Inferiore, questa regione presentava un clima caldo e semi-arido, con ambienti che spaziavano dalle aree fluviali alle pianure alluvionali. Questo ambiente avrebbe offerto una varietà di habitat adatti a un predatore come il Dilophosaurus.
Cultura Popolare e Rappresentazioni Errate
Il Dilophosaurus divenne famoso nella cultura popolare dopo la sua apparizione nel film Jurassic Park del 1993. Tuttavia, la sua rappresentazione nel film differisce notevolmente dalle prove paleontologiche. Nel film, viene mostrato come un piccolo dinosauro capace di estendere un collare e sputare veleno, caratteristiche prive di fondamento scientifico. In realtà, il Dilophosaurus era notevolmente più grande e non vi sono prove che possedesse un collare o la capacità di sputare veleno.
Conclusione
Il Dilophosaurus Wetherilli è un dinosauro teropode straordinario, noto per le sue distintive creste craniche e per il suo ruolo come uno dei primi grandi predatori del Giurassico Inferiore. Sebbene alcuni aspetti della sua biologia e del suo comportamento rimangano incerti, i fossili disponibili offrono preziose informazioni sulla diversità e l’evoluzione dei primi teropodi.
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